⚠️ ⚠️ ⚠️ Il sito BUL è stato rinnovato a giugno 2020, mentre questa guida fa riferimento alla vecchia versione del sito.

Questa guida resterà online come archivio ma NON SARÀ AGGIORNATA.

Molte delle indicazioni di questa pagina NON SI APPLICANO o NON SONO CORRETTE in riferimento al nuovo sito.

Il sito Banda Ultra Larga del Governo italiano permette di verificare indirizzo per indirizzo le previsioni di copertura della banda larga per i prossimi anni.

I dati mostrati sono quelli raccolti tramite le consultazioni Infratel, e costituiscono la base per gli interventi pubblici dello Stato mirati alla riduzione del digital divide.

Puoi inserire il tuo indirizzo di casa qua, e poi seguire i paragrafi di questa pagina per comprenderne il risultato.

⚠️ Il sito BUL mostra i risultati delle consultazioni ma non tiene in considerazione le fasi successive di realizzazione e approvazione dei progetti di copertura. Le informazioni sono quindi da prendere con le pinze. Se qualcosa non ti torna, chiedi sul forum di FibraClick e proveremo ad aiutarti.

Sfondo blu

Scritta bianca su sfondo blu che dice intervento pubblico
Intervento pubblico

Significa che l’indirizzo è classificato come area bianca e potrebbe essere coperto tramite intervento dello Stato con fondi pubblici. Può essere indicata anche una velocità minima prevista per il cablaggio, e in particolare:

  • 100 Mbps: copertura in FTTH con velocità in download tra i 100 Mbps e i 1000 Mbps (1 Gbps), a seconda del taglio offerto dall’operatore scelto;
  • 30 Mbps: copertura in FWA, cioè wireless, con una tecnologia che possa garantire almeno 30 Mbps in download e 15 in upload. In alcuni casi la scritta 30 Mbps indica copertura realizzata da TIM in FTTC utilizzando fondi pubblici. È un caso frequente in Sardegna, Abruzzo, Puglia e Calabria1. In questo caso la copertura FTTC può in realtà arrivare a 100 o anche 200 Mbps, a seconda della distanza dall’armadio TIM e altri fattori.

La copertura FTTH/FWA con intervento pubblico avviene nell’ambito del piano aree bianche, che prevede un intervento diretto dello Stato con modello a concessione. Significa che la rete sarà realizzata e gestita da Open Fiber, l’azienda che ha vinto i tre bandi pubblici, ma resterà di proprietà dello Stato.

Per avere la certezza della tecnologia con cui il proprio indirizzo sarà coperto, conviene contattare il proprio comune, anche scrivendo all’URP oppure all’assessore con delega ai lavori pubblici o alle reti. In alcuni casi è possibile ricevere risposta anche scrivendo a Infratel.

Lo stato della realizzazione può essere verificato nella pagina del comune sul sito BUL, oppure nell’area Infratel del sito Open Fiber. Una volta terminati i lavori, la rete sarà messa a disposizione di tutti gli operatori telefonici, a cui i clienti dovranno rivolgersi per poter attivare una linea.

Se il comune si trova nello stato “In attesa di autorizzazioni” o “In esecuzione”, è anche possibile consultare il catasto delle infrastrutture (SINFI) per vedere le tratte in fibra ottica che saranno posate sul territorio.

Per approfondire:

Chiusino di un pozzetto, con la scritta BUL rete pubblica
Pozzetto realizzato da Open Fiber in un’area bianca coperta in FTTH

Sfondo arancione

Pagina web con due caselle che indicano il numero 3 in corrispondenza della sigla NGA e il numero 1 in corrispondenza di NGA-VHCN
Intervento privato con 3 operatori NGA di cui 1 NGA-VHCN

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Lo sfondo arancione indica la presenza o la pianificazione di copertura da parte di uno o più operatori con fondi privati.

Utilizza i pulsanti con le frecce per spostarti tra gli anni, e tieni presente che le consultazioni prendono come riferimento il 31 dicembre di ogni anno. Ad esempio, con 2020 si intende 31 dicembre 2020.

Il significato delle due sigle è:

  • NGA: connessioni che offrono almeno 30 Mbps in download, cioè FTTC, FWA2 e FTTH;
  • NGA-VHCN: solo connessioni FTTH, che possono offrire velocità notevolmente superiori a 100 Mbps e fino a 1 Gbps.23
Cosa indicano i numeri

I numeri indicano il numero di infrastrutture installate o previste. Si tenga però presente che “due infrastrutture” non è la stessa cosa di dire “due operatori”. Ad esempio:

  • un operatore può rivendere il servizio FTTC di TIM utilizzando l’infrastruttura TIM già esistente, e in questo caso non comparirebbe come secondo operatore. Soltanto se installasse la sua infrastruttura SLU (e quindi un armadio su strada) comparirebbe come secondo operatore;
  • un operatore può utilizzare la rete in fibra ottica di Open Fiber ma non per questo comparirebbe come secondo operatore, perché l’infrastruttura è la stessa.

A questo punto, se risulta un numero maggiore di 0 nella casella NGA-VHCN si possono seguire queste linee guida per interpretare il risultato:

  • 1 VHCN equivale molto spesso a copertura da parte di Open Fiber, ma non sempre. Potrebbe anche trattarsi di un operatore locale, come ad esempio Isiline, Lenfiber, Intred, MyNet, Unidata, ecc., oppure della rete TIM realizzata precedentemente alla nascita di Flash Fiber (2016) o tramite i bandi Eurosud;
  • 3 VHCN corrisponde frequentemente alla copertura Flash Fiber, una joint venture tra TIM e Fastweb. L’infrastruttura Flash Fiber viene contata tre volte perché Flash Fiber, TIM e Fastweb hanno partecipato separatamente alla consultazione, dichiarando ciascuno la presenza della stessa infrastruttura;
  • combinazioni dei due punti sopra, tenendo presente che non esiste un modo per sapere realmente quali operatori hanno dichiarato la copertura, e che in alcuni casi un operatore potrebbe aver dichiarato la presenza dell’infrastruttura anche con molto anticipo.

A Milano Flash Fiber non è presente: se risultano tre operatori, è possibile che si tratti di Open Fiber, TIM, e la “vecchia” infrastruttura Metroweb. La stessa situazione potrebbe ripetersi in altre città con copertura Metroweb.

Tre scatole fissate sul muro di un locale contatori
Scatole contenenti i ROE in un condominio di Milano. Dall’alto: Metroweb, TIM e Open Fiber. Grazie a “Irenicusss” per la foto.

Se ti risulta un numero maggiore di 0 nella casella NGA:

  • questo numero include anche le reti NGA-VHCN;
  • comprende la FTTC di TIM, anche se in rete rigida e anche se a distanza elevata con velocità basse;
  • comprende la FTTC SLU di Fastweb (FTTS), Planetel e altri operatori locali, esclusa la rete Vodafone MAKE;
  • comprende le connessioni FWA come Eolo, Linkem o Fastweb.
La fase 2 del piano nazionale Banda Ultra Larga (piano “aree grigie”) prevede la copertura con reti ad alta capacità (VHCN) delle aree che ne sono sprovviste. Scopri di più sul piano BUL.

Per approfondire:

Foto

A sinistra, un armadio ripartilinea TIM con sopra una scatola con il tetto rosso, a destra, una colonnina stretta e alta con il tetto rosso.
Armadio TIM (a sinistra) con sopralzo ONU-DSLAM (sopra). A destra, la colonnina di alimentazione contenente un trasformatore e un contatore Enel.
Strada con marciapiede, sul quale sono posizionati in fila alcuni armadi o box per la FTTC
Da sinistra, ONU SLU Fastweb, ONU SLU Vodafone, colonnina di alimentazione TIM, ARL e ONU TIM e due chiostrine TIM. Grazie a Emilio M. per la foto
Scatola di un ROE con l'etichetta Open Fiber
ROE Open Fiber. Grazie a Edoardo M. per la foto
Scatola di un ROE con le etichette Flash Fiber, TIM e Fastweb
ROE Flash Fiber. Grazie a Edoardo C. per la foto
Scatola di un ROE con le etichette TIM e Eurosud, con il logo dell'unione europea
ROE TIM realizzato tramite bandi Eurosud. Grazie a “Gatsu” per la foto

  1. La lista dei comuni è disponibile in questa pagina: http://www.infratelitalia.it/operatori/ ↩︎

  2. Esito Consultazione Aree Grigie e Nere 2019, pagina 10 https://www.infratelitalia.it/archivio-documenti/documenti/-/media/Infratel/Documents/2019/06/consultazione-2019-Maggio-2019-def_v3.pdf ↩︎ ↩︎

  3. Comunicazione della Commissione Europea sulla Gigabit Society, pagina 43 https://ec.europa.eu/newsroom/dae/document.cfm?doc_id=17183 ↩︎