La mappatura Infratel 2021
La consultazione Infratel 2021 è un’attività di mappatura condotta da Infratel con lo scopo di raccogliere dagli operatori di rete fissa dati sulla copertura attuale e futura delle abitazioni italiane. La consultazione è stata annunciata il 30 aprile 2021 ed è terminata il 15 giugno 2021.1 Il 13 ottobre 2021 è stata avviata una seconda fase per l’aggiornamento delle aree bianche, escluse dalla fase precedente.2
Agli operatori è stato quindi chiesto di inviare per ogni indirizzo civico italiano la copertura esistente al 30 aprile 2021 e le previsioni di copertura per i successivi 5 anni, e cioè al 30 aprile 2022, 2023, 2024, 2025 e 2026.3
Il risultato sarà una mappatura della banda ultralarga sul territorio nazionale, con lo scopo di rilevare le aree in cui c’è carenza di reti ad altissima capacità e si rende quindi necessario un intervento dello Stato tramite la Strategia per la banda ultralarga.
Aree oggetto di consultazione
La mappatura ha come oggetto l’intero territorio nazionale. Nella prima fase sono stati raccolti dati per le aree già precedentemente dichiarate come nere o grigie, cioè tutti gli indirizzi in cui almeno un operatore aveva dichiarato di coprire o voler coprire con una rete a banda ultralarga.
Nella seconda fase sono invece state aggiornate le aree bianche, che sono in larghissima parte già oggetto di intervento pubblico tramite il piano BUL aree bianche.
A cosa serve la consultazione
I dati raccolti serviranno per definire con precisione gli interventi pubblici previsti dal PNRR, che faranno uso dei fondi europei del programma Next Generation EU.
In particolare, le aree di intervento saranno quelle in cui nel prossimo quinquennio non è prevista la realizzazione di reti ad alta capacità, con determinati livelli minimi di qualità.
I dati raccolti
Gli operatori hanno dovuto fornire documentazione dettagliata sui piani di copertura, in particolare:1
- «il piano dettagliato degli investimenti, che includa per ogni fase di attuazione le date di inizio e completamento e gli elementi che ne evidenzino la concreta attuabilità»;
- informazioni sull’«architettura e struttura della rete sul territorio (numero siti, dislocazione territoriale, tipologia link di backhaul, apparati di trasporto, POP e relativo posizionamento), apparati e tecnologie previste»;
- informazioni sul «dimensionamento dei siti radio (con evidenza dei metodi e parametri utilizzati per le simulazioni radioelettriche) in termini di numero medio di utenti per sito e per antenna, coerente con quanto fornito nei questionari compilati per civico e dimensionamento della banda, della rete dati e di trasporto».
Per ciascun indirizzo civico sul territorio nazionale, ciascun operatore ha dovuto dichiarare il livello di servizio che è in grado di offire con reti proprie. In particolare:3
- se l’indirizzo è coperto da banda ultralarga (NGA ad almeno 30 Mbps in download e 15 in upload);
- la tecnologia usata per la copertura;
- le velocità massime in download e upload che l’utente finale può ottenere «per almeno un certo periodo del giorno». Le velocità devono rispecchiare «la capacità della rete», tenendo conto degli apparati installati e del backhauling, e non il servizio commerciale effettivamente offerto dall’operatore. Sono le velocità più elevate che possono essere offerte;
- le velocità nelle ore di picco, da calcolare secondo una formula matematica fornita da Infratel, assumendo che il traffico medio generato da ciascun cliente nelle ore di picco raggiungerà i 10 Mbps nel prossimo quinquennio;
- la “classe VHCN”, cioè se e secondo quale criterio la rete è classificabile come rete ad altissima capacità. In particolare, un operatore può indicare se si tratta di FTTH/FTTB, oppure, in caso di FWA o altre architetture, se sono rispettati dei requisiti minimi di qualità, e cioè: almeno 1 Gbps in download, almeno 200 Mbps in upload, latenza (RTT) inferiore o uguale a 10 millisecondi fino al primo peering point.
I vincoli per gli operatori
Come per la mappatura 2020, sono state inserite delle regole per evitare che gli operatori dichiarino copertura che non realizzerano.
Ad esempio, agli operatori è stato chiesto di inviare a Infratel aggiornamenti semestrali sullo stato di avanzamento dei piani di copertura. Se l’operatore non rispetta i piani o non invia gli aggiornamenti, Infratel si riserva la facoltà di «di procedere con l’esecuzione del piano di intervento pubblico nonché a dare comunicazione dell’inadempimento dell’operatore sul proprio sito istituzionale».1
Un altro vincolo è che un’abitazione può essere dichiarata coperta solo se l’attivazione «avviene secondo la normale pratica commerciale, senza costi addizionali o straordinari, e quando la tempistica di attivazione non supera le 4 settimane». Nel caso di FTTH/FTTB, la rete deve raggiungere il confine della proprietà privata a una distanza inferiore a 50 metri.3
Nel caso delle reti wireless, l’abitazione deve trovarsi in prossimità di una stazione radio base (BTS), «tipicamente in visibilità diretta», e il «livello di campo e il rapporto segnale/rumore devono consentire l’attivazione del servizio».
Entrambi i vincoli sulla copertura devono essere auto-valutati dall’operatore che dichiara copertura, ma Infratel dice che vigilerà su «informazioni fuorvianti, errate o incomplete» segnalando eventualmente le condotte alle autorità competenti.1
I risultati
In seguito all’analisi dei dati da parte di Infratel, i risultati della prima fase della mappatura sono stati pubblicati il 6 agosto 2021.
Dalla relazione di sintesi si ricava che:3
- i dati raccolti hanno riguardato poco più di 21 milioni di civici;
- hanno fornito dati di copertura 47 operatori, di cui 12 nuovi rispetto all’anno precedente. 9 operatori presenti nella mappatura 2020 non hanno fornito dati;
- particolare attenzione è stata posta sulla verifica della coerenza della copertura Fixed Wireless Access (FWA). In particolare:
- si definiscono Passed tutti i civici che rientrano nell’area di copertura di un sito radio FWA;
- si definiscono Served i civici che possono essere effettivamente serviti, tenendo conto delle limitazioni tecniche e dei requisiti minimi di qualità. Si stima che in media questi civici siano il 10% dei civici Passed;
- i civici Served non sono determinabili con precisione a priori;
- per quanto riguarda la copertura Next Generation Access (almeno 30 Mbps in download), al 2026 si stima la seguente copertura da parte di operatori privati:
- aree nere: 39% senza FWA, 52% con FWA Served
- aree grigie: 54% senza FWA, 43% con FWA Served
- per quanto riguarda la copertura ad almeno 300 Mbps in download, al 2026 si stima la seguente copertura da parte di operatori privati:
- senza FWA: 71,0%
- con FWA Served: 71,2%
- con FWA Passed: 73,6%
I risultati della seconda fase della mappatura, riguardante le aree bianche, sono stati pubblicati il 24 novembre 2021. Dalla relazione di sintesi si ricava che al 2026 solo il 30% dei civici non già inclusi nel piano aree bianche sarà coperto in FTTH. L'82% sarà invece coperto in FWA ad almeno 300 Mbps.4
I dati di entrambe le mappature, solo per quanto riguarda la copertura cablata (no FWA), sono consultabili sul sito Banda Ultralarga tramite la pagina Ricerca per indirizzo oppure consultando i file in formato CSV pubblicati sul sito Infratel.
Mappatura 2021 reti fisse a banda ultralarga: consultazione degli operatori https://www.infratelitalia.it/archivio-documenti/documenti/mappatura-2021-reti-fisse-a-banda-ultralarga-consultazione-degli-operatori ↩︎ ↩︎ ↩︎ ↩︎
Mappatura 2021 reti fisse a banda ultralarga nelle “Aree bianche 2016” - al via la consultazione degli operatori https://www.infratelitalia.it/archivio-news/notizie/avviso-mappatura-bul-aree-bianche ↩︎
https://www.infratelitalia.it/-/media/infratel/documents/mappatura-reti-fisse-2021/relazione-mappatura-fissa-2021cleaned.pdf ↩︎ ↩︎ ↩︎ ↩︎
https://www.infratelitalia.it/-/media/infratel/documents/relazione-mappatura-fissa-2021_aree-bianche--2016_24112021_def.pdf ↩︎