Delle tre tipologie di collegamenti Internet fisici più diffuse in Italia, la VDSL è senza dubbio la tecnologia che più di tutte porta all’estremo il mezzo trasmissivo usato (il rame) per poter garantire velocità di trasferimento anche molto elevate su di un mezzo non pensato per tale scopo.

L’estremizzazione ha però un costo da pagare: quando la tratta in rame non è in perfette condizioni si può assistere ad una notevole perdita di velocità.

Se da una parte su tutto il tratto che va dall’armadio a casa gli utenti possono fare ben poco, dall’altra rimane un tratto altrettanto importante a nostra disposizione, e paradossalmente quello da cui è solitamente possibile guadagnare la maggior fetta di velocità: l’impianto di casa.

Questa guida spiega come sistemare l’impianto domestico per ottenere il massimo dalla connessione ed essere pronti al passaggio alla VDSL.

Nel caso di attivazioni TIM con intervento del tecnico, il sezionamento dell’impianto con isolamento della presa principale e collegamento del modem viene effettuato in fase di attivazione, mentre l’abilitazione delle altre prese alla fonia è un servizio offerto a pagamento. Con altri operatori l’adeguamento dell’impianto non è solitamente previsto.

Obiettivo: eliminare le derivazioni

In Italia la rete telefonica tradizionale prevede, tra i vari elementi, un cavo che si dirama dalla strada (più correttamente dalla chiostrina) per raggiungere l’interno delle abitazioni. Questo cavo viene in gergo chiamato drop.

Dentro casa, il drop può arrivare in una scatola di derivazione, oppure, come nel caso di diversi condomini, direttamente alla prima presa, in questo caso chiamata presa principale.

Quando in una abitazione si hanno più prese telefoniche, si hanno quelle che vengono comunemente chiamate derivazioni (interne) o stub.

Le derivazioni sono estremamente deleterie per le velocità che si possono raggiungere in tecnologia fibra mista rame (VDSL), pertanto in questa guida andremo ad analizzare le situazioni più comunemente incontrate nelle abitazioni e vedremo come sistemare l’impianto in modo da ottenere le migliori prestazioni possibili.

✅ Tutte le operazioni qui illustrate sono sicure e possono essere effettuate da chiunque.

È sufficiente avere dei cacciaviti e dei mammut elettrici (si trovano nei negozi di ferramenta, hobbistica, ecc. a meno di 1€). Nel caso li abbiate a disposizione, anche delle forbici e del nastro isolante possono tornare utili.

Scollegare le derivazioni

In Italia esistono due situazioni comuni quando in una abitazione si hanno più prese telefoniche. Assumendo che il drop arrivi direttamente in una scatola di derivazione (analogamente se arriva in una presa di casa) si può avere che:

  • CASO 1: al drop è collegato un solo doppino che va verso una presa di casa, e da questa presa parte un altro doppino che va ad un’altra presa, e così via.
Un solo doppino (una coppia di cavi bianco e rosso) collega in cascata le prese telefoniche della casa.
  • CASO 2: al drop sono collegati più doppini che collegano le altre prese della casa.
Tanti doppini collegano le prese telefoniche della casa.
Si può avere anche un mix dei due casi quando sono presenti molte prese, soprattutto se installate in momenti diversi.

A questo punto, come possiamo sistemare l’impianto per ottenere il massimo dalla linea? Vogliamo prima di tutto ricondurci a questa situazione, in cui il doppino arriva direttamente alla presa a cui è collegato il modem, senza altri doppini collegati.

Come arrivare a questa situazione nei due casi sopra esposti?

Caso 1

Nel caso 1 è necessario scollegare il doppino che parte dalla presa a cui vogliamo collegare il modem e che si dirige verso le altre prese di casa.

⚠️ Non è sufficiente tagliare il doppino! È necessario che scolleghiate fisicamente i due cavetti (se possibile fate due giri di nastro isolante intorno ai cavetti scollegati). Perché? Materia per un altro articolo della wiki 😉

Caso 2

Nel caso 2, innanzitutto si vanno a scollegare (fisicamente, come spiegato qua sopra) i vari doppini collegati al drop. Dopodiché si ricollega al drop, tramite il mammut elettrico, solamente il doppino che va alla presa a cui vogliamo collegare il modem (nel caso in figura, la presa centrale).

A questo punto ve lo starete chiedendo: per un utente medio non esiste un modo rapido per capire dove vada il singolo doppino. Se si è in due, una persona può tirare un doppino e l’altra vedere in quale presa il doppino si muove. Altrimenti, bisogna andare a tentativi.

⚠️ Se si è già in VDSL, per evitare problemi si consiglia di attendere almeno 15 minuti tra una accensione del modem e un’altra se dovete fare le prove. Cercate anche di non spegnerlo/accenderlo più di tre/quattro volte al giorno.

Ricollegare le prese telefoniche

In molti casi, l’obiettivo che vogliamo raggiungere è collegare il modem ad una presa ma collegare il telefono fisso ad un’altra presa della casa.

Una volta completati i passaggi precedenti, ossia una volta che avremo rimosso le derivazioni interne, per poter usare il telefono fisso nelle altre prese bisognerà seguire questo schema:

Utilizzando una presa con due porte RJ11 (la trovate a pochi euro), si collega il doppino proveniente dal drop ad una delle due porte della presa, e a questa porta si connette poi il modem.

Alla seconda porta della presa, invece, andremo a collegare un doppino che corre fino ad un’altra presa di casa (quella a cui vogliamo collegare il telefono fisso).

Una volta fatto ciò, basterà connettere l’uscita TEL del modem con un cavetto RJ11 alla seconda porta della presa, e infine collegare il telefono fisso alla presa scelta.