La VDSL2 (Very high speed Digital Subscriber Line 2) è una tecnologia di accesso che sfrutta le linee telefoniche in rame esistenti per realizzare reti FTTC con velocità di trasmissione fino a 300 Mbps (teorici) in download.1

La tecnologia è un’evoluzione dell’ADSL, e permette di raggiungere velocità così alte utilizzando un intervallo di frequenze più grande rispetto alle altre tecnologie.

Lo svantaggio è che la velocità diminuisce rapidamente con l’aumentare della lunghezza dei cavi in rame. Per questo motivo solitamente la VDSL2 viene erogata da punti di distribuzione posizionati su strada, accanto agli armadi ripartilinea TIM o nelle immediate vicinanze. In questo modo si stima che la distanza media dalle abitazioni sia di 300 metri.2

Architettura di rete FTTC/VDSL2

L’erogazione di una linea VDSL2 avviene tramite un apparato attivo, cioè alimentato, chiamato DSLAM (Digital Subscriber Line Access Multiplexer). Il DSLAM (o ONU) viene spesso collocato all’interno di un sopralzo, installato sull’armadio ripartilinea di TIM.

A sinistra, un armadio ripartilinea TIM con sopra una scatola con il tetto rosso, a destra, una colonnina stretta e alta con il tetto rosso.
Armadio TIM (a sinistra) con sopralzo ONU-DSLAM (sopra). A destra, la colonnina di alimentazione contenente un alimentatore e un contatore Enel.

I profili VDSL2

Il DSLAM può essere configurato per erogare diversi profili. Il profilo definisce tra i vari parametri l’intervallo di frequenze da utilizzare e la potenza di trasmissione, e di conseguenza la velocità massima raggiungibile dalla connessione.

I due profili più usati sono:

  • 17a (17 MHz di banda): velocità massima di 100 Mbps in download e 50 in upload (solitamente 100/20);
  • 35b (35 MHz di banda): velocità massima di 300 Mbps in download e 100 in upload (solitamente 200/20).1
Grafico che mostra la relazione approssimata tra distanza dall’armadio (e quindi lunghezza del doppino telefonico) e la velocità in download. Oltre i 500 metri, i due profili sono equivalenti. Nel mondo reale, la velocità effettiva dipende da molti fattori e potrebbe discostarsi di molto da quanto mostrato nel grafico. Grafico realizzato con dati Vodafone.

Attenuazione del segnale

Come mostrato, la distanza dall’armadio influisce sull’attenuazione del segnale, e riduce di conseguenza la velocità di trasmissione.

L’attenuazione è influenzata anche da altri fattori, ad esempio dalla qualità o dallo stato di degrado della tratta in rame. In alcuni casi, anche l’umidità o la pioggia possono temporaneamente influire in modo negativo sulla qualità della linea.

Diafonia e vectoring

L’uso di alte frequenze per offrire alte velocità ha un altro svantaggio, cioè la creazione di interferenze elettromagnetiche tra i cavi che si trovano a stretto contatto.

Questo fenomeno è definito diafonia (crosstalk), e può ridurre la velocità della connessione anche del 50%, a seconda del numero di linee VDSL/2 interferenti.

Gli effetti della diafonia sono quasi annullabili con l’utilizzo del vectoring. Leggi di più qua.

VDSL2 in Italia

La diffusione della VDSL2 in Italia è iniziata a partire dal 2012 per opera di Telecom Italia. I profili di velocità sono stati aumentati gradualmente nel tempo, partendo da 30 / 3 Mbps, passando per 50 / 10 e 100 / 20 per arrivare a 200 / 20 Mbps durante il 2017.

La copertura TIM raggiunge nel 2020 più di 3000 comuni, cioè circa l'80% delle abitazioni italiane, attraverso ~110mila armadi.3 Secondo TIM, l'80% delle abitazioni coperte può avere una velocità di navigazione superiore ai 50 Mbps, mentre il 40% superiore a 100 Mbps (la percentuale include però la copertura FTTH).4

La rete FTTC è resa disponibile anche agli altri operatori (Vodafone, Fastweb, ecc.), in particolare tramite i servizi all’ingrosso VULA e NGA.